top of page

La poesía che non volle essere scritta

  • Marisol Bohorquez Godoy
  • 25 sept 2017
  • 1 Min. de lectura

Fui testimone della guerra ancor prima di nascere

Io ero un pezzo di carne che cercava di battere

nel tuo ventre minacciato dall’angoscia

Resistemmo alla fame dei violenti

La pioggia cancellò il silenzio che lasciarono i proiettili

Lavammo i nostri incubi nei fiumi tinti di sangue

e mordemmo l’oscurità divenuta cenere

per affrontare la paura di una nuova alba

con la morte in attesa

Vedemmo madri piangere i propri figli

e mogli che eclissarono il giorno con il lutto nelle vesti

Ci afferrammo ogni notte alla protezione di divinità

che ancora non mostrano il proprio volto

e occultammo i sogni sotto il coprifilo della porta

Il ferro di cavallo della nostra buona sorte

fu la vittima benedetta di un proiettile vagante

affinché io potessi credere nei presagi

Io vidi la guerra ancor prima di nascere

conobbi il pianto di mia madre

e il fragore nel cuore di mio padre

prima dei canti nella culla

Vidi un arancio aspro piangere le sue arance marce

e fungere da rifugio a chi sotto i suoi rami

cercò di cancellare l’inferno dalla memoria

E mi chiedete perché non scrivo poesie sulla guerra?

A me, che ancora cerco di far tacere l’eco delle loro voci nei miei sogni

Traduzione: Gianni Darconza


Featured Posts
Recent Posts
Search By Tags
Follow Us
  • Facebook Classic
  • Twitter Classic
  • Google Classic

© 2023 por Samanta Jones. Creado coh Wix.com

¡SÍGUEME! 

  • farfalla_blue
  • Marisol Bohorquez Godoy
bottom of page